venerdì 21 febbraio 2014

Respirare la libertà

Quelle poche volte nella vita che ho aperto la porta e sono andata via, in senso letterale o metaforico, verso la libertà, ho provato una sensazione di stordimento, quasi di ebbrezza. Respirare a pieni polmoni il senso di essere padroni del proprio destino, andare incontro al nuovo, dire "Statevi bene" e lasciarsi alle spalle il disagio, la sofferenza, la "gabbia". Che bello! Quando sai verso cosa stai andando, ancora meglio.
Ma quando ti chiudi dietro la porta di una parte della tua vita, lasci quello cui tieni, che stavi costruendo da anni con fatica e sacrificio (non soltanto tuoi), quando non sai cosa ti aspetta fuori, quando in quella "gabbia" ci stavi perché lo avevi scelto, allora il dolore supera la soddisfazione e ti ritrovi dietro quella porta, con gli occhi gonfi di pianto, che non sai con che faccia rientrare ma senti che quello è il tuo posto a dispetto di tutto e che dovrai lottare ancor più duramente perché le cose vadano meglio.
Devi ritornare, soprattutto se hai lasciato tutte le tue cose lì dentro e se ti sei portata via per errore varie chiavi che non sono tue...

Comunque, quell'attimo di libertà è stato grandioso... e sono pure riuscita a comprare i sacchetti dell'aspirapolvere che erano settimane che non riuscivo a farlo!

Nessun commento:

Posta un commento

lascia qui la tua traccia...