giovedì 1 maggio 2014

Prim-o-maggio

Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono. 

La chiave a stella - Primo Levi, 1978

A chi ama il proprio lavoro e vi si dedica con passione e determinazione, perdendo a volte qualche pezzo di sé.

A chi fa un lavoro che non ama ma lo fa lo stesso, con serietà e impegno.

A chi ha smesso di amare il proprio lavoro e a chi continua ad amarlo nonostante tutto.

A chi pensa che lavorare voglia dire andare in ufficio e leggere il giornale.

A chi lavora ogni giorno e viene pagato qualche volta.

A chi lavora qualche volta e viene pagato ogni mese.

A chi lavora tanto e viene pagato poco. 

A chi viene pagato troppo. 

A chi il lavoro lo ha trovato lontano e a chi lavora a casa.

A chi non riesce a trovare un lavoro e a chi non lo cerca nemmeno.

A chi è stanco di lavorare e a chi non vorrebbe smettere mai.

A chi ha perso il lavoro e a chi lo ha trovato.

A chi è andato in pensione ma non ha smesso di lavorare.

A chi vorrebbe cambiare lavoro e a chi non vorrebbe cambiarlo mai.

A chi ha dedicato la vita al lavoro. 

A chi lavorando ha perso la vita.

Il lavoro è vita, è dignità
è una preghiera per chi non lo ha
è un mantra per chi non ha fede
è una rete 
è speranza per il futuro
il lavoro è un diritto 
il lavoro è duro
è anche un dovere
e a farlo bene cresce la società.

Il lavoro è vita, è dignità.

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