domenica 30 agosto 2015

Il rientro: 10 buoni motivi...

... per apprezzare il momento del ritorno dalle vacanze più uno.
Ritornare a casa dalle vacanze estive, quando non ne hai molta voglia, quando ti lasci alle spalle una serata tiepida e dolce, dall'aria tersa, col cielo che si colora d'arancio e un'enorme luna piena che ti rischiara la strada, può riservare degli aspetti piacevoli, magari piccoli e banali, ma sempre piacevoli.
La effe ci ha pensato stamattina e le è venuto spontaneo abbandonarcisi un po', prima di tuffarsi ufficialmente nel nuovo anno che comincia, nell'euforia della programmazione, negli impegni, nel lavoro, nei buoni propositi di settembre, nella compilazione di liste e nell'evasione di quelle già preventivamente redatte. E sì, perché la effe ormai, a fine luglio, compila una lista con le cose da fare i primi giorni di settembre, così non si ritrova già indietro quando è appena cominciato l'anno (perché si sa, l'anno comincia a settembre!).
E allora via con l'elenco, in rigoroso ordine sparso, senza troppi giri di parole...

giovedì 27 agosto 2015

Una storia nella storia #3: intrecci… invisibili

C’è un filo invisibile che ci unisce tutti, sottili trame che intrecciano le vite di chi si incontra, di chi non si è ancora incontrato, di chi non si incrocerà neppure.
Ci sono fili che corrono paralleli e altri che si incontrano, una volta o anche più volte nel corso del tempo.
Questa storia nasce così, da un intreccio casuale e un po’ magico nella vita de la effe, dall’incontro di alcuni fili che, percorsi a ritroso, la hanno condotta in un viaggio nel passato, dentro sé e ad altri fili intrecciati.
Sono storie, queste, che non hanno né principio né fine e, se li hanno, sono così lontani che non si possono vedere.
Segnare un inizio è una pura convenzione, definire un’origine è soltanto la possibilità di avere un appiglio nella dimensione spazio/tempo da cui potersi muovere in tutte le direzioni percorse dai fili. 
E così, per convenzione, questa storia ha inizio il 17 maggio 2015, quando i fili di @gioistantingrammi, @lazappi, @linventoredimostri e la effe si sono intrecciati intorno alla parola via, come partire, viaggiare, nel progetto #leparolediGioMaggio. Di questo progetto, di questa storia, la trama è raccontata nel post Fior di maggio… e sono altri fili che si diramano.
Un libro legato alla parola via, Le città invisibili di Italo Calvino, questo è il dono, il filo intessuto nella storia da @linventoredimostri Valeria Zangrandi. La effe lo ha segnato nel quadernino dei libri da leggere e archiviato.
E poi, in un caldo pomeriggio, mentre saccheggiava la libreria de La Ma, con l’intenzione di prendere in prestito qualche bel libro per l’estate, lo ha trovato, nel ripiano degli scrittori italiani contemporanei, insieme a quasi tutto Calvino. Le città invisibili, prima edizione del 1972, e una dedica di suo padre a sua madre… e lì si è intrecciato un nuovo, inaspettato filo, fatto di sottolineature e piccole note a margine, di lui, con la sua grafia, il suo piglio.
Si è immersa nella lettura, nel viaggio fantastico in un mondo fatto di città dal nome di donna, misteriose e surreali, di domande esistenziali, di uomini e di idee, di strutture e di utopie. Si è lasciata incantare dai racconti di un Marco Polo erratico e visionario, dagli interrogativi del Gran Kan e dalla sostanza onirica del suo impero sconfinato e senza tempo.
Nel suo viaggio ha cercato di capire se quel padre che non ha quasi conosciuto le potesse somigliare o forse lei somigliare a lui, ma che differenza c’è, in fondo.
I pezzi sottolineati che erano piaciuti a lui non sono gli stessi che ha segnato lei, ma sono altrettanto belli. Le città che hanno colpito la effe, forse, non sarebbero piaciute a suo padre, ma avrebbero potuto discuterne e trovare un punto d’incontro.
Non ha trovato sé stessa e non ha trovato lui, ed è nell’incompiutezza il fascino maggiore di questo viaggio, perché in realtà ha trovato molto di più, ha trovato fili intrecciati e fili da intrecciare ancora, per continuare il viaggio.
E così è nata l'ispirazione per due foto da associare a due citazioni, così è nata una nuova attrazione per Calvino e il desiderio di leggere altri suoi libri e rileggere quelli letti in gioventù. 
Per libera associazione, si è fatta strada la necessità di intraprendere un nuovo viaggio che la porti verso Il castello dei destini incrociati e poi chissà.
I futuri non realizzati sono solo rami del passato: rami secchi (Italo Calvino).
Se vuoi sapere quanto buio intorno, devi aguzzare lo sguardo sulle fioche luci lontane (Italo Calvino).

martedì 25 agosto 2015

L'estate è...


Fior di cappero
Quando si sta in vacanza, i ritmi cambiano (o quasi, dato che ci si sveglia sempre abbastanza presto) e c’è più tempo per godere delle dolcezze che il tempo regala.
La mente si svuota da certi affanni, si alleggerisce, anche troppo, lo sguardo si allarga e il respiro rallenta e si allunga.
Puoi fare tante cose che hai rimandato durante l’inverno, le fai pure, ma poi hai soltanto la voglia matta di fare niente e rimandi qualcosa a settembre.
Nascono desideri e hai anche il tempo per realizzarli e così, magari, prepari un elenco, stili delle liste di quello che vorresti fare, quasi ti basti aver messo tutto nero su bianco, e rimandi a settembre.
Dolce, dolcissima estate.
Poi ci sono le istantanee che si stampano negli occhi e nel cuore.
Il mare, il cielo, i colori, un tramonto, il profumo dalla campagna dopo la pioggia, i bambini felici, attimi che catturi e ti porti a casa come le provviste per l’inverno.
E poi ci sono le cose che soltanto l’estate, in vacanza…

giovedì 13 agosto 2015

Scoprire che...

... se fai una deviazione dal percorso prestabilito, ti si apre un mondo magico e meraviglioso, fatto di piccole cose da assaporare, che ti fanno brillare gli occhi come un bambino e sorridere incantato, come un turista a New York (o dove altro piace a voi).

giovedì 6 agosto 2015

365 beauty around me #7: luglio

Di cieli stellati e bucce di banana...
La bellezza è negli occhi di chi guarda... si dice.
Ma se gli occhi sono accecati dal sole, dalla stanchezza, dalle difficoltà la cosa si fa più complicata. 
Se dietro l'angolo c'è una buccia di banana, non vedi neanche quella e ci scivoli su...
Non demordere è l'unica salvezza, continuare a camminare la sola possibilità.

lunedì 3 agosto 2015

Le ricette del cuore #3: pane e pomodoro

Pane e pomodoro è un piatto che la salva, le sere d'estate, quando la effe non ha voglia di cucinare, a pranzo, quando torna affamata dal lavoro e vuole sbrigarsi, a casa, al mare, in campagna...
... insomma è buono, pratico e piace a tutti.
Si può declinare in tanti modi diversi, semplice con origano, profumato al basilico, con rucola, con le melanzane arrostite, ci si può aggiungere la cipolla rossa o il peperone, ma la effe ha la sua personale versione, messa a punto da bambina e amata ancora oggi.
E' un viaggio nel tempo, ogni volta, a oltre trent'anni fa, quando aveva il permesso di mangiare pane e pomodoro guardando i cartoni animati delle 20.00 invece del TG, magari i Puffi, magari Georgie...
Se La Ma lo facesse perché non aveva voglia di cucinare o perché non c'era niente di che da mangiare, come accade a lei oggi con i Nini, la effe non se l'è mai chiesto. Le bastava quel regalo, quella trasgressione, l'eccezionalità del momento e poi la possibilità di prepararsi il pane e pomodoro fatto così: pane casereccio abbrustolito, ma anche panino, "pomodori appesi" aperti in due e ben schiacciati sul pane, sale, olio, origano, capperi e fettine di parmigiano. 
Ecco, una felicità essenziale.  
Anche adesso, se per cena c'è pane e pomodoro, è una festa, non un ripiego.

E tu? Hai una ricetta del cuore?