martedì 27 ottobre 2015

Oggi così...

Oggi così... seconda colazione.
Sveglia presto e stanchezza addosso, sonno, dolori qui e lì, un incredibile bisogno di andare piano, di raccogliere le idee, scrivere e fare una seconda colazione.
Ieri la effe è andata a zappare... e non è un modo di dire.

Anche se non lo ha mai raccontato in dettaglio, ma soltanto accennato nel post Il palo, la effe sta lavorando ogni tanto presso un giardino botanico per il diserbo selettivo e manuale... belle parole per dire che strappa erbacce, taglia, zappa e trasporta cumuli e cumuli di piante infestanti, spesso spinosissime, puzzolenti e veramente odiose, che invadono le aiuole e competono con quelle piantate.
Mentre lavora ogni tanto sbraita, il giorno dopo è sempre rotta e dolorante, per non parlare dello sforzo organizzativo che comporta, ma questo lavoro le piace, la fa riconciliare con la vita, col mondo e anche con sé stessa.
Il contatto delle mani con la terra, la fatica fisica, l'impegno sono una terapia d'urto contro gli effetti devastanti di certe giornate inconcludenti, della scarsità di prospettive, dell'indecisione, della nebulosa che avvolge il suo futuro lavorativo. 
Quando vede le aiuole ripulite, i cumuli d'erba e le vesciche sulle mani, prova la genuina soddisfazione di aver raggiunto un risultato, sente che i suoi sforzi hanno prodotto qualcosa, si rasserena. 
A fine giornata la mente è libera e i pensieri ricominciano a fluire e spaziare, la effe immagina scenari possibili, ritrova un atteggiamento più positivo e aperto.
Il lavoro al giardino sta per finire...

15 commenti:

  1. Bellooo lavorare la terra!!! Mi piacerebbe avere un orto più che un giardino, semplicemente perché non vado d'accordissimo con le piante da decoro... Sono belle, ma ho il pollice nero che più nero non si può :)

    Maira

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    1. Anche io sto pensando all'oro a casa... ma ci vuole tanta dedizione.

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  2. Ce ne soo di giornate così Effe!!!! Quante!!!!
    A volte vado a passeggio altre mi dedico ai lavori fuori oppure vuoto una stanza e pulisco.
    Il problema è che nonostante tutto continuo a pennsare e rimuginare. Mannaggia a me!!!

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    1. La mente va per fatti suoi e non ci si può fare niente a volte.
      Baci

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  3. Capita anche a me: il lavoro manuale mi rigenera tanto più quanto mi stanca...
    Però non esagerare!!!

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    1. Non ti preoccupare! Sta finendo e sono contenta, anche se so che mi mancherà. La mia situazione lavorativa è sempre la stessa e ormai comincio a essere stanca e demoralizzata. Voglio mollare tutto, prendere una pausa per capire cos'altro potrei fare... ma poi mi dico che so fare soltanto quello che ho sempre fatto. Vorrei avere più forza e fiducia in me stessa.
      Tanti baci

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  4. Fenice, questo post mi ha fatto bene come respirare a pieni polmoni in campagna. Grazie! Viva le mani nella terra. Un abbraccio.
    Ketty

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  5. Tesoro mio , ho 7200 metri di terra , se tu hai la fortuna di trovare soddisfazione liberazione e ricerca di te stessa in un giardino , io oltre a tutto il mio bene, ti offro la possibilità di renderlo almeno umano questo povero pezzo di terra..che io adoravo e non guardo più da secoli e che tutti abbiamo molto trascurato...
    Ti voglio tanto bene!

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  6. I miei nonni coltivavano la terra per vivere, ed erano sempre felici (o almeno attivi, ottimisti e sorridenti): da piccola non associavo le due cose, da adulta ne ho capito un pò di più... Io purtroppo non ho per nulla il pollice verde, ma magari se ne avrò un giorno l'occasione... quello che scrivi poi è anche abbastanza invogliante :)

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    1. Anche io non ho il pollice verde... la verità è che sono una biologa botanica che ha cercato una strada nella ricerca universitaria (studio e conservazione delle specie rare e minacciate). Non è andata granché ma ho sempre lavorato (più o meno retribuita... spesso meno) con l'università e nel percorso, in questo momento di crisi personale e professionale, mi è capitato di lavorare come operaia del verde e mi ha fatto bene, anche se non è la mia strada neanche quella :).
      Benvenuta nel mondo strampalato de la effe
      A presto

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  7. sono approdata qui su questo tuo post e mi hai fatto pensare al pezzetto di terra dietro casa mia, piccolino ma un orticello mi piacerebbe provare a farlo...magari inizierò dalla prox primavera, che dici?!

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    1. E' una splendida idea! Anche a me piacerebbe fare un orto a casa. In base al clima del luogo in cui vivi e a quello che coltiverai, valuta il periodo più idoneo per cominciare le semine... e fammi sapere :)

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