venerdì 20 giugno 2014

Pezzetti

La effe è a pezzi, non c'è nulla di poetico ma è così. 
Da giorni corre e scappa tra un impegno e l'altro, fa funambolismi tra una scadenza e l'altra, si arrabatta per organizzare le giornate dei nini in modo che si sappia dove stanno e con chi ("Mamma che faccio oggi?" "Chi mi prende?" "Torniamo a casa?" "Andiamo da nonna?" "Invitiamo le mie amiche?") e non riesce a farsi una doccia, a vedere un TG, a trovare il tempo per scrivere due righe senza crollare sul portatile. 
Va avanti e indietro in una città che è stata spesso travolta da secchiate d'acqua, allagata e intasata.
La effe ha l'agenda piena di pagamenti in scadenza, l'assicurazione scaduta, la domanda da consegnare, la richiesta da inoltrare, i documenti da preparare, la festa di Nina da organizzare, la casa da riordinare, i mobili da giardino da comprare, i bambini da tagliandare, la macchina da revisionare, la babysitter da trovare, il cane da vaccinare, il giardino da curare, l'estate da pianificare...
Intanto, per non farsi mancare niente, ha partecipato a un concorsone per il posto fisso, lavorando di giorno e studiando nei buchi, lei che di fisso ha soltanto la fissa per la ricerca.
La effe ha anche cose belle da festeggiare e sfide da affrontare, nostalgie con cui convivere e paure da scacciare. 
E' stanca, a pezzetti, senza forza. Si sente senza grinta ed entusiasmo, senza energia, si sente sperduta ma continua a camminare, brancolare, correre in questa vita che a volte le sembra chiederle troppo. 
Magari con un po' di magnesio...
Ecco, si è addormentata di nuovo.

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